Guerra e pace nella comunicazione visiva del Tropaeum e della colonna di Traiano.

Abstract

Apolodoro de Damasco probablemente diseñó todas las arquitecturas que celebraban las victorias de Trajano sobre los dacios. En particular la Columna conmemorativa en Roma, en cuyo friso están representados el princeps y su arquitecto uno frente al otro y el monumental Tropaeum ad Adamclisi, representan dos aspectos de la misma voluntad imperial de propaganda por imágenes. En los dos contextos sociales y territoriales de referencia no solo cambiaron los esquemas figurativos, sino también el estilo. Una estrategia calculada, adoptada para traducir mensajes visuales de diferente impacto, ha sido perpetuada por las dos obras en cuestión, mostrando cómo la elección formal y estilística estaba conscientemente asociada con la diversidad de tono en la comunicación imperial.

Abstract: It is probable that Apollodorus of Damascus designed all the architecture celebrating Trajan’s victories over the Dacians. In particular the commemorative column in Rome, whose frieze depicts the princeps and his architect facing each other, and the monumental Tropaeum at Adamclisi, represent two aspects of the same imperial will to propaganda by images. In the two different social and territorial contexts of reference, not only the figurative patterns changed, but also the style. A calculated strategy, adopted to translate visual messages of different impact, has been perpetuated by the two works in question, showing how the formal and stylistic choice was consciously associated with the diversity of tone in imperial communication.

Sinossi: È probabile che Apollodoro di Damasco abbia progettato tutte le architetture celebrative delle vittorie di Traiano sui Daci. In particolare la Colonna commemorativa a Roma, nel cui fregio sono raffigurati il princeps e il suo architetto uno di fronte all’altro e il monumentale Tropaeum ad Adamclisi, rappresentano due aspetti della stessa volontà imperiale di propaganda per immagini. Nei due diversi contesti sociali e territoriali di riferimento a cambiare non furono solo gli schemi figurativi, ma anche lo stile. Una calcolata strategia, adottata per tradurre messaggi visivi di diverso impatto, è stata perpetuata dalle due opere in questione, mostrando come la scelta formale e stilistica fosse consapevolmente associata alla diversità di tono nella comunicazione imperiale.